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palazzo roverella

palazzo roverella

  • 等级:4A
  • 地址: 暂无
  • 开放时间: 暂无
  • 景点印象

  • CodsallUKNelsdorter
    We came here for a specific exhibition, but stayed to view the core collection, which contains some fine works by Italian and Venetian masters, including a lovely Bellini. The gallery is calm, peaceful and never crowded. A lovely way to spend an afternoon
  • absalomLucca
    We came to Rovigo specifically to visit an exhibition in this attractive gallery, just off the main square. However, we were also impressed by the gallery's core collection of Italian art, including a lovely Madonna and Child by one of our favourite artists, Giovanni Bellini.The gallery, like the town of Rovigo itself, is calm, friendly, unhurried and not crowded. Recommended.
  • garyrobertf
    Ho potuto visitare la mostra attualmente in corso a palazzo Roverella, "Il demone della modernità" e su questa mostra vorrei esprimere il mio parere. Solo un breve accenno alla presentazione della mostra, che è avvenuta la sera del 13 febbario 2015 nella Sala del Grano. Come al solito, luci e pompe destinate ai curatori, ai politici e a qualche personaggio di fama televisiva ( in questo caso Andreoli, chiamato per via del richiamo del tema della mostra all'influenza della psicanalisi sulla produzione artistica del periodo, ma che con l'arte non ha nulla a che vedere, come lo scorso anno quando fu chiamato Augias che espresse un discorso a dir poco farneticante privo di qualsiasi costrutto sensato ), lungaggini bel oltre il previsto, scatti di flash a sostenere l'attività meritoria dei finanziatori all'iniziativa e a giustificare la presenza degli apparati burocratici là dove sono.La mostra vera e propria parte come sempre dall' ultimo piano, per continuare poi al piano sottostante e conludersi con la rituale visione della pinacoteca permanentemente esposta. Il tema mi è parso accattivante, forse un po' troppo intriso di un senso di mistero che trovo abbia poco a che spartire con l'arte, che alla fine altro non è che alto mestiere, abilità e capacità fissati su carta, tela, marmo o bronzo. La scelta delle opere mi è sembrata azzaccata per il tema, a volte molto felice ed altre abbastanza infelice.Le due opere di Moreau sono eccellenti, Redon è pertinente mentre le incisioni di Klinger sono eccezionali, come diversamente non poteva essere per la tecnica ed il pensiero che questo grande artista ha riversato nelle sue opere. Ho "scoperto" le opere di Mirko Racki, che non conoscevo e che ho giudicate di alto valore, prossime al nostro Boccioni. Un bronzo di Mestrovic, collocato infelicemente in un angolo, richiama Arturo Martini pur con qualche concessione ad un naturalismo che stride con la generale tendenza alla metafisica. Von Stuck ( presente anche in copia ) colpisce con tutta la forza della grande arte di questo pittore, preciso ed accurato nella struttura, nel colore e nell'invenzione delle sue creazioni. L'area riservata alle numerose opere di Ciurlionis, un pittore lituano a me sconosciuto, mi ha dato l'idea di uno scadere troppo spesso nell'illustrazione più che di un voler esprimere pittura vera e propria: l'eccessiva attenzione al particolare, i colori più attenti a "piacere" che non a suscitare emozioni forti e l'invenzione mi hanno convinto assai poco, facendomi pensare che la necessità per i lituani di dover far conoscere qualcuno dei loro anche in occidente o le basse spese per l'assicurazione delle opere di un Autore non certo fra i maggiori d'europa possano essere state le ragioni che abbiano indotto l'organizzazione a dedicare una sala intera ad un artista di statura così contenuta. La sala coi bozzetti di Alberto Martini è molto interessante; a mio parere questo valente artista è più apprezzabile in tali piccole opere prodotte di getto e poco "curate" più che nei suoi quadri che spesso cadono in una oleografia persino eccessiva, quasi compiacentesi della loro stessa estetica. Dei due quadri presenti nella stessa sala mi hanno colpito, ad esempio, assai più le cornici che il contenuto delle stesse... Andate a vedere voi stessi... In una delle ultime sale mi ha colpito l'opera con la fanciulla defunta, di Bela Sessjia: tutta un po' sciolta in un tonalismo poco definito, sospesa e serena, a cavallo tra l'estetica liberty e la sensazione di esternità suscitata dal soggetto stesso. Al piano sottostante, breve rassegna con un paio di opere di Sacchi - più o meno efficace -, un ciclo di incisioni di Chagall prima di diventare il "solito" Chagall ed alcuni dipinti di un veneziano - di cui non ricordo il nome - evocante un tardo futurismo ( sono opere degli anni '30 ) che non ho capito che cosa potesse avere a che fare col tema della mostra. In uscita dalla mostra il passaggio obbligato attraverso la quadreria parmanente dei Concordi, con qualche pezzo assolutamente strepitoso: la piccola tavola del Mabuse, un capolavoro assoluto di questo fiammingo italianizzato; le madonne del Bellini, la stupenda cena in Emmaus di Jacopo Palma il giovane, i due ritratti del Piazzetta, quello del Longhi e la straordinaria scultura della testa di donna velata, di cui non ricordo dell'autore ( ma di cui acquisterei volentieri una copia in resina nel bookshop, se l'assente lungimiranza della direzione del museo arrivasse a concepire tale remunerativo progetto ). In conclusione una visita meritevole dell'attenzione del pubblico, eccezion fatta per l'illuminazione sbagliata per diverse opere in mostra, e per parecchie opere appese ad altezza che non consente la godibilità piena della loro qualità. E' ancora lontano il giorno in cui i curatori delle mostre faranno appello alla loro umiltà e, prima di infarcire i cataloghi coi loro fiumi di parole e coi concetti indimostrabili delle loro opinioni, consulteranno un umile, semplice tecnico delle luci ?
  • IreneT545
    Ottimo lo sforzo curatoriale per le mostre negli ultimi anni. Mi lascia solo un pò perplessa l'illuminazione che si riflette malamente sui quadri.
  • cesarinom2014
    Sono stato diverse volte sia per visitare la pinacoteca dell'accademia dei concordi, sia in occasione delle varie mostre temporanee organizzate. La struttura è in centro città in un palazzo quattrocentesco, ben restaurato e curato, personale gentile e disponibile. L'unica nota stonata è la poca pubblicità fatta alle mostre che ultimamente sono importanti e che attirerebbero molti più visitatori.
  • NestPippo
    Imponenete palazzo quattrocentesco, ben conservato e valorizzato. E' sede della prestigiosa Pinacoteca dell'Accademia dei Concordi, una delle più importanti del Veneto. Spesso ospita interessanti mostre di pittura (fra cui quella sul Divisionismo e "Ossessione Nordica". Queste mostre, a parere mio, sono poco pubblicizzate, per la loro qualità dovrebbero richiamare molti più visitatori.
  • Cho-san
    アッカデミア・デイ・コンコルディは1580年に設立された歴史あるクラブで、代々の会員やロヴィーゴの富裕層からの寄進等でコレクションを広げ、1982年から絵画館として一般公開。所蔵品は25万点に達するという。ここにはマビューズやジョヴァンニ・ベッリーニ、パルマ・イル・ヴェッキオ、ティエポロ、ピアツェッタ、パルマ・イル・ジョーヴァネ等の大家の作品が並び、見応え十分。
  • 872gabrieleb
    Posizione ottima da raggiungere a piedi dal vicino parcheggio molto ampio. Palazzo storico nel centro cittadino. Visitato varie mostre sia da solo che con famiglia. Mostre ben allestite, meglio di quanto ci aspetti da una cittadina come Rovigo. Personale gentile e preparato. Varie iniziative in corso d anno per intrattenimento bimbi dai 3 anni ed iniziarli all' arte.
  • 78luciop
    Bellissimo palazzo d'epoca che ospita ogni anno e spesso più volte l'anno delle mostrte di pittura eccellenti. Da brivido. Ben curate. Da vedere assolutamente passando per Rovigo.
  • 890lorenzos
    Posizione molto favorevole,nel centro di Rovigo,con ampio parcheggio vicino.Ogni anno andiamo a vedere una mostra e ne rimaniamo sempre soddisfatti.Lo scorso anno abbiamo visto " L'ossessione nordica". non sono un esperto di pittura, ma mia moglie ha terminato l ' Accademia di belle arti di Boligna e mia figlia studia ad una scuola artistica a Padova ed entrambe mi assicurano che era molto bella.Del resto lo si capisce guardano i quadri ( quando poi ci sono opere di Klimt,da me viste anche a Vienna,Venezia,Firenze sei sicuro di non sbagliare).La coda per entrare e' un po' lunga.All'uscita sbuchi nel centro della bella città' di Rovigo, alla quale sono molto affezionato.Andateci!
  • UgoMarianoB
    Non sono un critico d'arte, perciò mi astengo da ogni apprezzamento benchè abbia gustato la mostra che documentava quanto i “Nordici”, Böcklin, Hodler, Klimt, Klinger, von Stuck, Khnopff e gli Scandinavi di varie tendenze come Zorn, Larsson e addirittura Munch, abbiano influenzato gli italiani. Esprimo un plauso agli organizzatori per l'evento culturale inusuale nel polesine. Forse da migliorare la climatizzazione degli ambienti.
  • 103yleniar
    Organizzazione secondo me da rivedere.. Audio guide scomode...Mostre belle..Personale insomma...Posizione in centro a rovigo comodo anche per visitare altre attrazioni
  • Annanas83
    Ho visitato la mostra "Ossessione Nordica" a febbraio appena inaugurata.Bella mostra, palazzo curato e dotato di ascensore, bagni davvero puliti.Ottime guide, ragazze preparate, simpatiche e gentili!
  • cristiananarducci
    La mia visita a Pal. Roverella risale alla giornata conclusiva della mostra “Ossessione Nordica”. Dell’edificio, rinascimentale sebbene ampiamente rimaneggiato, ho apprezzato l’accessibilità (è dotato infatti di ascensori che conducono ai piani superiori), il servizio guardaroba (gratuito), l’ausilio dell’audioguida (anch’essa inclusa nel bgt d’ingresso), l’illuminazione discreta e non invasiva delle sale, il coerente percorso espositivo, i pannelli chiari e comprensibili, le toilette (impeccabilmente pulite), il personale non invadente. Meno il bookshop, con gadget all’osso e tuttavia cari. Nel Palazzo sono custodite opere dall’Accademia dei Concordi.
  • giocao47
    Palazzo Roverella rappresenta una delle maggiori attrazioni di Rovigo. Costruzione cinquecentesca, si affaccia sulla piazza principale e si caratterizza per la leggerezza e l'eleganza dell'alto porticato della facciata. Ospita la pinacoteca dell'Accademia dei Concordi ed è sede della mostra pittorica annuale a tema, da diversi anni realtà ormai affermata a livello internazionale.
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